VALIDITA’ INTERNA ED ESTERNA DELLA RICERCA SCIENTIFICA
Validità interna
La validità interna è il requisito base e principale per permettere di trarre conclusioni corrette dall’esperimento. In particolare, si riferisce al fatto che i cambiamenti osservati sono riconducibili alla variabile indipendente (o variabili indipendenti) piuttosto che ad alcuni fattori esterni confondenti.
Con il termine di “minacce” alla validità ci si riferisce a condizioni od eventi che, se non controllati, possono produrre effetti che interferiscono con il processo di causa-effetto, per cui non si è più certi che ci sia una relazione chiara tra la variabile dipendente e indipendente.
Minacce alla validità interna
Storia. Possono presentarsi specifici eventi storici tra l’inizio dello studio e la sua fine che vadano a modificare l’ambiente e la percezione della realtà. Questi avvenimenti possono essere politici, culturali, conflitti armati, ecc. Sono avvenimenti che si presentano durante l’esperimento e che influenzano la variabile dipendente, ma non sono parte della variabile dipendente.
Maturazione. Il termine maturazione si riferisce a cambiamenti (biologici o psicologici) che possono avvenire in un soggetto solo in funzione della crescita. Questa minaccia può modificare la variabile dipendente e il cambiamento può essere attribuito erroneamente ad un effetto della variabile indipendente.
Test. Ripetere più volte un test può modificare la prestazione individuale, indipendentemente dal trattamento. Infatti, in un pre-post test il soggetto può avere un miglioramento nella prova finale solo perché ha avuto familiarità con il primo.
Strumentazione. Cambiare lo strumento di monitoraggio e/o non calibrarlo può modificare il valore rilevato.
Regressione statistica. Gli individui che hanno un punteggio estremamente alto o basso in un test, in quello successivo, molto probabilmente, avranno un risultato nella media o comunque molto diverso dalla straordinarietà del primo, il tutto indipendentemente dal trattamento.
Selezione. La minaccia di selezione avviene quando i gruppi sperimentali e di controllo non sono simili in caratteristiche psico-fisiche. Per ovviare a questo problema è necessario un’omogeneità degli individui o una collocazione casuale.
Interazione selezione-maturazione. Se si sommano due minacce può essere che ci sia un effetto sulla variabile dipendente che potrebbe essere attribuito al trattamento sperimentale.
Effetto del ricercatore. Il ricercatore può, non intenzionalmente, influire sulla prestazione dei soggetti. In particolare, un bias non intenzionale può essere dovuto se lo sperimentatore più competente viene assegnato al gruppo sperimentale e/o se ha pregiudizi sui risultati derivanti dal trattamento. Questo effetto avviene tramite movimenti non verbali e non volontari.
Attitudine dei soggetti. L’attitudine dei soggetti sviluppata in risposta della ricerca può essere una minaccia. Un esempio è l’effetto Hawthorne dove si mostra che gli individui cambiano il comportamento solo perché sono inseriti in un esperimento, ma c’è anche la possibilità che il gruppo di controllo vuole dimostrare di avere gli stessi guadagni del gruppo con il trattamento (es. in un protocollo di allenamento) (effetto Henry o di rivalità compensatoria).
Diffusione. Avviene quando un partecipante di un dato gruppo informa i componenti degli altri riguardo lo scopo, il protocollo, ecc. in modo da cambiarne i comportamenti.
Per ovviare a queste minacce è necessario un’assegnazione casuale dei soggetti ai gruppi (anche al ricercatore, “double-blind”) ed equalizzarli per caratteristiche (es. prestazione, età, genere, intelligenza, ecc.), così come strutturare la statistica considerando le variabili intrinseche di ogni individuo (usando i soggetti come controlli di sé stessi).
Validità esterna
Validità esterna
La validità esterna si riferisce al fatto che la causa-effetto osservata sia generalizzabile in ogni altro contesto a parità di fattori intrinseci ed estrinseci (ambiente, cultura, popolazione, ecc.). Anche questa validità ha alcune minacce.
Interazione selezione-trattamento. La minaccia principale è l’interazione tra le caratteristiche del soggetto ed il trattamento, infatti un effetto riscontrato su di una persona può non essere osservato in un altro. Per questo motivo è necessario utilizzare un gruppo che rappresenti al meglio la popolazione su cui si vuole generalizzare il protocollo.
Interazione luogo-trattamento. Il luogo (ospedale di provincia o di una metropoli, squadra professionistica in pianura o a medie quote) possono modificare il risultato del trattamento.
Effetto del soggetto. Anche nella validità esterna il comportamento e le aspettative del soggetto possono modificare la capacità di generalizzare il trattamento su altre persone.
Effetto del ricercatore. Lo si spiega con un esempio. Lo studio prevede di valutare l’effetto di un protocollo di riabilitazione cardiaca post-infarto da applicare negli ospedali. Questa indagine viene svolta da un fisiologo dell’esercizio e si ottiene un miglioramento di X nelle variabili ottenute. Però, questo effetto è scarsamente generalizzabile, infatti nella maggior parte degli ospedali questi protocolli vengono affidati a fisioterapisti o infermieri, per cui si può speculare che i miglioramenti non siano così tanto generalizzabili in un contesto ampio.
Effetto “novità”. Un nuovo trattamento può risultare migliore solo perché permette novità al protocollo o alla reazione mentale dei soggetti.
Per contrastare le minacce alla validità esterna è necessario una collocazione casuale della popolazione, che abbia le stesse caratteristiche dei soggetti su sui si vuole generalizzare oltre che replicare lo studio in più località e contesti differenti.
BIBLIOGRAFIA
Appunti personali del modulo Research Methodology presso la Bangor University